Quando la scrittura “fa male”

Rappresentazioni mentali positive …e quando la scrittura fa male?

Il gesto grafico è l’espressione cosciente, estremamente complessa e raffinata, di più organi e non sempre tale forma di apprendimento si sviluppa attraverso un percorso armonico; indipendentemente da quali ne siano le cause, la scrittura può mostrare segni di “sofferenza”, può divenire fonte di fastidio, di affaticamento e dolore, può non soddisfare chi l’ha prodotta.

Prevenire i disturbi legati ad un gesto grafico “disturbato” o “disturbante” è oggi possibile grazie alle tante e varie tecniche di educazione alla scrittura, che uniscono ad attività pratiche mirate, altre più libere, concepite per essere personalizzate, scelte sulla base delle esigenze individuali e degli obiettivi prefissati.

Il potenziamento delle abilità individuali, è quindi il concetto cardine che guida ogni percorso di osservazione, ascolto e orientamento connessi alle aree di intervento che il grafologo educatore/rieducatore può mettere in campo con il proprio cliente, nel rispetto delle sue necessità, dei suoi desideri, delle sue aspettative; comprendere significa identificarsi nelle emozioni altrui, condividerle, sperimentarle.

Spunti interessanti al riguardo, vengono forniti da tutta una serie di attività legate all’educazione all’immagine; coordinando occhio e mano attraverso esercizi manuali di disegno, pittura, modellamento di materiali vari, si migliora l’attività di motricità fine, fondamentale per produrre una scrittura fluida ed espressiva.

Va da sé, che acquisire la giusta coscienza della condizione generale del proprio corpo è propedeutico ad ogni attività di educazione alla scrittura: percezione spaziale, senso del ritmo, concentrazione, respirazione, rilassamento, corretta postura, rivestono un ruolo di fondamentale importanza per il raggiungimento della necessaria organizzazione del movimento; impariamo ad ascoltarci e a distinguere le condizioni di benessere da quelle di malessere, impariamo a riconoscere contrazioni, congestioni, spasmi ed ogni possibile forma di distonia.

Le rappresentazioni mentali positive e di condizione di benessere, veicolano energie altrettanto positive e vitali, concorrono a mantenere un adeguato stato di stabilità emotiva, garantiscono percezioni di serenità interiore e migliorano il livello di potenziale immaginativo e creativo.

streito

Donatella Streito

Grafoanalista negli ambiti di specializzazione generale (socio-familiare), educazione del gesto grafico, aziendale, perizia grafica giudiziaria. Iscritta all’Associazione Grafologi Professionisti (A.G.P.) e all’Associazione Grafologi Italiani (A.G.I.).