In ambito peritale, l’apporto della grafologia assume un valore di rilievo, poiché la sua ottica osservativa dei connotati scritturali va a integrarsi ottimamente con la metodologia segnaletico-descrittiva utilizzata nelle investigazioni scientifiche.
Per poter rispondere a un quesito grafico di autenticità o contraffazione, il perito deve disporre/consultare il corredo documentale costituito da:
- Documentazione in verifica.
- Documentazione di comparazione (con grafia autentica).
I principali passi della metodologia di indagine sono:
- Analisi della documentazione presentata.
- Rilevamento delle caratteristiche grafiche generali che riguardano le dimensioni, le proporzioni, gli allineamenti, gli assetti assiali, la pressione, le alzate del mezzo scrivente, gli allineamenti al rigo di base, la velocità esecutiva ecc.
- Rilevamento degli aspetti riguardanti la morfologia, la modalità costruttiva delle singole lettere, dei gruppi di lettere e dei legamenti interletterali e intergrammici.
- Rilevamento degli aspetti di variabilità naturale dei parametri scritturali del soggetto scrivente.
- Comparazione grafica degli elementi riscontrati con valutazione delle affinità e delle differenze.
In campo peritale, Grafologia 2.0 rilascia pareri Pro veritate su testamenti, sottoscrizioni, lettere anonime strutturati secondo la metodologia descritta.